Una recente review ha analizzato le pubblicazioni su Ganoderma lucidum, noto come reishi, un fungo medicinale utilizzato da oltre 2000 anni nelle medicine tradizionali di Giappone, Cina, Corea e Vietnam, esaminandone la fitochimica, l’efficacia, la sicurezza e gli studi clinici.
Nella Medicina Tradizionale Cinese Ganoderma lucidum è noto per le sue proprietà di rinvigorimento del qi, per tranquillizzare lo spirito, per il sollievo dalla tosse e dall’asma, e può essere usato per irrequietezza, insonnia, palpitazioni, carenza polmonare, tosse e asma, consumo e mancanza di respiro e perdita di appetito.

La review evidenzia che i composti bioattivi di G. lucidum includono triterpenoidi, polisaccaridi, nucleosidi, alcaloidi e steroli. In particolare, i triterpenoidi mostrano attività antinfiammatoria, antitumorale, epatoprotettiva, citotossica e inibitoria dell’α-glucosidasi. I polisaccaridi, invece, sono noti per le loro proprietà immunomodulatorie e antitumorali. Si sottolinea l’importanza del controllo di qualità dei composti di G. lucidum, con un focus sulla quantificazione dei triterpenoidi e dei polisaccaridi attraverso specifiche tecniche analitiche.
Gli studi clinici supportano l’efficacia di G. lucidum nel trattamento di varie patologie, tra cui malattie renali, neurodegenerative, cancro e disturbi metabolici come il diabete. G. lucidum ha dimostrato di avere effetti protettivi renali, neuroprotettivi e immunomodulanti. È stata osservata anche attività antifungina e antivirale.
In conclusione, come fungo medicinale e commestibile, G. lucidum necessita approfondimenti sui suoi meccanismi d’azione e sulla ricerca clinica.
Articolo di L’erborista