Nel settore cosmetico l’olio d’oliva, ingrediente tipico del Mediterraneo, non solo è sopravvissuto alle tendenze etniche, che negli ultimi anni hanno portato nelle nostre case prodotti esotici provenienti da paesi lontani, ma è stato riscoperto via via nel tempo, affermandosi come uno dei prodotti di maggior impiego.
L’olio di oliva applicato sulla pelle:
– lenisce gli arrossamenti
– addolcisce le irritazioni e le sensazioni fastidiose
– nutre l’epidermide contrastando le screpolature e le desquamazioni
– aumenta l’elasticità dei tessuti
– previene l’invecchiamento.
Composizione chimico-fisica
È ricavato dai frutti maturi previa macinazione e successiva spremitura. Le olive sane e giunte a giusta maturazione contengono fino al 50-60% di olio, dal colore variabile da giallo intenso a verde e dall’odore piacevole. L’olio extravergine di oliva è composto per il 95-98% da trigliceridi e per la parte restante da sostanze liposolubili e composti polari, originariamente presenti nella polpa matura e nel nocciolo, che raggiungono l’olio durante il processo estrattivo. Da un punto di vista chimico-fisico si riconoscono una frazione saponificabile (caratterizzata da sostanze sensibili all’azione di basi concentrate) e una frazione insaponificabile (formata da sostanze che non subiscono processi di idrolisi se sottoposte all’azione di basi concentrate). La frazione saponificabile dell’olio di oliva è composta prevalentemente da trigliceridi (esteri derivanti dalla combinazione della glicerina con acidi grassi), in cui la composizione in acidi grassi varia a seconda di specie, varietà, età della pianta, terreno, periodo di raccolta.
Una caratteristica tipica dell’olio di oliva è il particolare equilibrio tra acidi grassi saturi e insaturi nella composizione dei trigliceridi. In particolare, la componente trigligeridica di questo olio gli conferisce ottime proprietà nutrienti, emollienti e idratanti indirette, che contribuiscono ad ammorbidire la pelle migliorandone la funzione barriera e rendendola più gradevole alla vista e al tatto.
La frazione insaponificabile, presente in bassa concentrazione (0,5-2%), è responsabile delle proprietà organolettiche (odore, gusto) e cosmetiche (antiossidanti, rigeneranti, eudermiche).
Tra le sostanze più importanti da un punto di vista cosmetico troviamo:
– idrocarburi: sono le molecole maggiormente rappresentate nella frazione insaponificabile (30-40%). Ricordiamo in particolare lo squalene, un idrocarburo terpenico che interagisce con i componenti lipidici dell’epidermide, colmando gli spazi tra i corneociti e aumentando l’efficacia della funzione barriera;
– polifenoli: manifestano proprietà antiossidanti e contribuiscono a conservare il prodotto dalle aggressioni dei radicali liberi; questa azione a livello cutaneo si traduce in una spiccata funzione anti-age. Nell’olio extra vergine di oliva sono presenti diverse classi di polifenoli, tra cui gli acidi e gli alcoli fenolici, i secoridoidi, i lignani e i flavoni, molecole che differiscono tra loro in base alla composizione chimica e alla reattività;
– steroli: il più rappresentato è il betasitosterolo, dotato di ottime proprietà eudermiche e rigeneranti;
– vitamine: sono presenti provitamina A, vitamina F, vitamina D e vitamina E, dotate di una spiccata azione antiossidante e dermoprotettiva, ottima nel trattamento delle pelli senescenti e stressate.
Impieghi cosmetici
In virtù delle proprietà protettive ed emollienti, l’olio di oliva è utilizzato in impacchi, bagni, maschere ed emulsioni ad attività nutriente. In particolare, il profilo in acidi grassi lo rende particolarmente affine al sebo umano, e questo ne aumenta la dermocompatibilità e gli conferisce proprietà cosmetiche uniche. Gli ingredienti di natura lipidica sono molto utili per ripristinare la frazione lipofila del film idroacidolipidico e reintegrare i lipidi naturali presenti a livello della superficie cutanea, importanti per il mantenimento dell’idratazione e per conferire alla pelle un aspetto morbido e levigato. I principali grassi presenti a livello dell’epidermide sono il sebo (prodotto dalle ghiandole sebacee) e i lipidi derivanti dal metabolismo dei cheratinociti, che vanno a formare il cemento intercorneocitario, una sostanza sigillante che colma gli spazi tra le cellule e crea una barriera plastica. Qualsiasi alterazione dell’equilibrio quali-quantitativo dei lipidi cutanei determina conseguenze fisiologiche che possono dar luogo a fenomeni di disidratazione, desquamazione e irritazione. In particolare, un’eccessiva esposizione al sole o l’utilizzo di prodotti cosmetici aggressivi (come alcuni tipi di detergenti) possono impoverire il film idroacidolipidico, favorendo l’insorgenza di inestetismi o manifestazioni cutanee fastidiose. In questi casi, l’utilizzo di prodotti emollienti, come oli e burri vegetali, rappresenta la strategia cosmetica di elezione per ripristinare le normali funzioni fisiologiche della cute. Inoltre, le proprietà lenitive rendono l’olio di oliva un ingrediente consigliato nel trattamento delle dermatiti irritative e allergiche da contatto, non solo nella fase acuta, ma anche nella fase di mantenimento. Grazie alla presenza di componenti vitaminiche, tra cui i tocoferoli (proprietà antiossidanti, lenitive, disarrossanti) e i carotenoidi (proprietà antiossidanti, nutritive, rigeneranti), l’insaponificabile di olio di oliva manifesta una spiccata azione anti-age, utile per prevenire e contrastare l’invecchiamento cutaneo. Inoltre, le specie molecolari presenti nella frazione insaponificabile le conferiscono proprietà ammorbidenti, seborestitutive e rigeneranti, utili nel trattamento delle pelli secche, screpolate e irritate del sole o da altri fenomeni atmosferici.
Veicolazione
Da un punto di vista tecnologico, l’utilizzo di oli vegetali in formulazioni di oleoliti o di emulsioni è piuttosto semplice, ma la situazione si complica quando si devono realizzare prodotti a base acquosa contenenti oli vegetali in quantità sufficiente a garantirne l’efficacia. Infatti, l’inserimento di sostanze lipofile in un mezzo acquoso comporta problemi di solubilizzazione risolvibili mediante l’utilizzo di elevate quantità di solubilizzanti, che tuttavia intervengono negativamente sulla viscosità del prodotto, ma anche sul potere schiumogeno, sulla gradevolezza e soprattutto sulla sicurezza. Per questo motivo sono state realizzate forme idrosolubili dell’olio di oliva, attraverso processi di trans-esterificazione che permettono di sostituire una parte della frazione glicerica con glicerolo vegetale etossilato. Gli ingredienti ottenuti in questo modo mantengono inalterate le caratteristiche chimico-fisiche, funzionali e organolettiche dell’olio di oliva migliorandone le proprietà di veicolazione. Tra i vantaggi principali di queste materie prime ricordiamo:
– conservazione delle proprietà emollienti e lubrificanti dell’olio naturale di partenza
– nessuna interferenza sull’effetto schiumogeno del sistema
– effetto addensante
– buon potere solubilizzante
– ottima tollerabilità cutanea e oculare
– valore intermedio di HLB (proprietà emulsionanti)
– biodegradabilità
– solubilità in alcol, in alcuni oli vegetali e minerali e nella maggior parte dei solventi organici
– bassa acidità che li rende compatibili con la maggior parte dei principi attivi di uso cosmetico.
Articolo di Andrea Bovero, link utile FarmaciaNews