Il ritrovamento di filtri solari nei mari è un argomento “caldo” degli ultimi anni.
Secondo uno studio recente*, alcuni filtri solari si stanno accumulando nelle praterie marine mediterranee nella regione turistica di Maiorca.
Elevate concentrazioni di filtri UV sono state trovate nei materiali vegetali di Poseidonia oceanica prelevati da tre siti a Maiorca: vicino al porto della capitale Palma, e in due punti di campionamento vicino al porto di Alucida e un sito incontaminato a Ses Salines.
Gli scarichi di trattamento delle acque reflue e gli alti livelli di turismo nei mesi estivi di punta sono una caratteristica sia dei siti di Palma che di Alucida.
È stato scoperto che i segmenti di rizoma di P. oceanica analizzati avevano accumulato internamente i filtri UV organici ossibenzone, avobenzone, 4-metile benzilidene canfora e benzofenone-4, nonché metilparabene.
Gli autori dello studio, che hanno pubblicato i loro risultati sul Marine Pollution Bulletin con il titolo “Mediterranean Seagrass Posidonia oceanica accumula filtri solari UV per la protezione solare”, hanno affermato che resta da indagare sperimentalmente se questi composti abbiano effetti negativi sulla pianta nello stesso modo riportato per il fitoplancton, o se si è solo accumulato nei tessuti.
Alcuni filtri UV organici, incluso l’ossibenzone, sono stati collegati in precedenza allo sbiancamento dei coralli.
Lo sbiancamento si verifica quando il corallo si stressa ed espelle le alghe che vivono al loro interno, fornendo al corallo il suo colore e la sua fonte di cibo. Anche su questo fronte sono necessarie ulteriori indagini per capire il reale ruolo di questi filtri solari sulla morte delle alghe simbionti dei coralli.
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