Il dolore addominale è molto comune e frequente in tutta l’età pediatrica. Può essere associato ad altri sintomi oppure essere espressione di un disagio psichico che il bimbo non riesce a esprimere a parole
Il dolore addominale è una delle problematiche di più comune riscontro in età pediatrica. La maggior parte dei bambini e degli adolescenti che lamentano dolore addominale, tuttavia, sono affetti da un disordine funzionale gastrointestinale senza che vi sia un’evidente patologia organica di base. Il dolore al pancino è comune nei lattanti come nei bambini più grandi. A partire dai tre anni può essere più facile capirne la localizzazione: i bambini possono lamentare dolore in un punto ben preciso o talmente intenso da provocarne il risveglio durante la notte. Il dolore può associarsi a febbre, diarrea, vomito e sangue nelle feci. È anche vero che spesso il mal di pancia può diventare il modo di esprimere un disagio psichico che non si riesce a spiegare a parole. Diventa, in pratica, il modo del bambino di esprimere rabbia, gelosia o ansia da separazione. I genitori tendono a preoccuparsi molto, anche se è bene prestare maggiore attenzione alla comparsa di un dolore acuto e improvviso anziché a una storia di dolore addominale ricorrente e cronico.
Le coliche del neonato
Già i neonati possono piangere e esprimere disagio a causa delle cosiddette colichette gassose. Generalmente si ipotizza che il piccolo soffra di coliche gassose se va incontro a crisi di pianto improvviso, incontrollato e continuo, se il viso tende ad arrossarsi, se si ravvisa tensione addominale, irrigidimento delle braccia e flessione delle gambe sulla pancia.
Il neonato può irrigidirsi e contorcersi a tal punto da emettere gas dall’intestino: per questo si parla di coliche gassose. Questa sintomatologia comincia ad essere segnalata dopo la nascita, intorno alla terza-sesta settimana di vita, soprattutto nel pomeriggio o in tarda serata e tende a scomparire intorno al terzo-quarto mese.
Il mal di pancia dopo i due anni
Con la dicitura di disordini funzionali gastrointestinali (DFGI) si descrive un insieme di sintomi ricorrenti variabili per età e non associati a nessuna patologia organica di base. Allo sviluppo di un quadro di DFGI possono concorrere diversi fattori fisiologici, psicologici e socioculturali. I criteri per la diagnosi dei DFGI in età pediatrica sono stati discussi e approvati da un’apposita commissione di esperti nel 1997 a Roma (i Criteri di Roma). Secondo questi criteri si distingue fra disordini funzionali gastrointestinali in neonati e bambini nella prima infanzia e in bambini e in adolescenti. Fra i disturbi diagnosticati più di frequente in bambini e adolescenti vi sono dispepsia funzionale, vomito ciclico, emicrania addominale e aerofagia.