L’inizio della menopausa è definita come il momento in cui cessano definitivamente i flussi mestruali e determina l’esaurimento della funzione riproduttiva.
Si verifica intorno ai 50 anni, nell’arco di un periodo definito climaterio (tra i 45 e 55 anni), durante il quale più frequentemente compaiono e cessano i distbi collegati alle fluttuazioni degli ormoni riproduttivi. La menopausa che avviene prima dei 45 anni è definita precoce
L’età alla menopausa sembra essere determinata geneticamente e non è influenzata dalla razza, dallo stato socioeconomico, dall’età al menarca (prima mestruazione) o dal numero di ovulazioni precedenti. Può influire negativamente lo stile di vita (fumo, alcool, nutrizione).
I disturbi della menopausa
La transizione menopausale, o “perimenopausa“, è un periodo definito che inizia con l’inizio di cicli mestruali irregolari fino all’ultimo periodo mestruale.
Possono esserci irregolarità mestruali e mestruazioni prolungate e abbondanti, intervallate da episodi di amenorrea; sintomi vasomotori, tra i più comuni le vampate di calore, sudorazione notturna, ansia, insonnia, alterazioni dell’umore (irritabilità, agitazione), paure e disturbi sconosciuti, che influiscono sull’autostima della donna.
In alcuni casi può svilupparsi una vera e propria depressione, determinata proprio dal calo degli estrogeni, poichè la diminuzione dell’ormone causa la diminuzione della serotonina.
Durante il periodo perimenopausale può esserci aumento del “grasso viscerale”, con transizione del corpo della donna verso un morfotipo a mela. Si caratterizza quindi per una tendenza all’aumento del girovita.
Altri disturbi particolarmente frequenti sono le vampate di calore, sudorazione, soprattutto notturna, secchezza vaginale.
L’osteoporosi e le malattie cardiovascolari rappresentano gli effetti a lungo termine più importanti e incidono gravemente sulla qualità della vita delle donne in menopausa
Approcci terapeutici per la manopausa
La terapia ormonale sostitutiva (TOS) è considerata un’ottima opzione per ottenere sollievo terapeutico dei diversi sintomi della menopausa, tuttavia meno del 30% delle donne in menopausa si indirizza verso questa terapia e una percentuale ancora più esigua prolunga il trattamento per periodi lunghi.
Molte donne rifiutano la terapia ormonale sostitutiva per una serie di motivi riguardanti la paura del cancro e gli effetti avversi come l’aumento di peso. Accanto a queste considerazioni, c’e anche una grande propensione nei confronti della medicina naturale.
Fitoestrogeni
I fitoestrogeni sono composti estrogenici presenti in alcune piante, quali la soia, il trifoglio rosso, il luppolo e l’uva. La somiglianza strutturale di queste molecole con gli estrogeni endogeni è responsabile dell’effetto terapeutico.
Isoflavoni di Soia e Trifoglio rosso
Gli isoflavoni della Soia (Glycine max L.) sono i fitoestrogeni più conosciuti, insieme a quelli a del Trifoglio rosso (Trifolium pratense L.)
Chimicamente si fa riferimento alle seguenti moelcole: genisteina, formononetina, daidzeina, biocanina A, gliciteina.
Queste molecole sono presenti naturalmente nelle piante e, una volta assunte e assorbite, vengono trasformate nell’intestino in metaboliti attivi, dalla flora batterica intestinale.
La loro attività dipende quindi dalla capacità di assorbimento e dalle capacità metaboliche dell’intestino, presente solo in una percentuale di donne.
Per tale ragione non tutte le donne beneficiano degli effetti positivi derivanti dall’integrazione di isoflavoni, siano essi di soia o di trifoglio rosso.
Gli isoflavoni sono presenti anche negli alimenti e non vengono degradati dalla cottura. Si possono quindi trovare in tutti i prodotti a base di soia, quali latte, tofu, tempeh, “carne” di soia, ad esclusione degli alimenti che hanno subito fermentazione e dell’olio di soia.
Nella Dieta per la menopausa può essere utile aumentare l’assunzione di alimenti contenenti fitoestrogeni.
Gli isoflavoni possono essere utili per le vampate di calore, prevenzione perdita ossea…
Solitamente non provocano effetti collaterali.
Altre importanti fitoterapici utili per i disturbi della menopausa sono il Luppolo (Humulus lupulus L.) e il Resveratrolo contenuto in Vitis vinifera L..
Cimicifuga racemosa, molto più di un prodotto erboristico
Cimicifuga racemosa (L.) Nutt. (o Actea racemosa L.) è il nome scientifioa della Cimicifuga (o Cohos nero) e richiama l’odore poco gradevole delle sue infiorescenze, che avrebbero appunto, la proprietà di allontanare gli insetti.
La droga, costituita del rizoma e dalle radici della pianta, è compresa nelle Monografie della Commissione E tedesca, a comprovarne l’efficacia e la sicurezza d’impiego. [per sapere Cos’è un fitoterapico vai all’articolo…..]
Può essere utile nei seguenti disturbi della menopausa:
– Vampate di calore
– Sudorazione notturna
– Disturbi del sonno associati alla menopausa
– Disturbi psicologici quali nervosismo, irritabilità, variazioni del tono dell’umore
Le dosi raccomandate sono di almeno 40mg di droga al giorno, in estratto idroalcolico.
L’impiego è sicuro per un trattamento prolungato di 6 mesi, in seguito è opportuno consultare il medico.
Non sono stati registrati effetti collaterali di rilievo, ne a breve termine ne a lungo termine.
Senza controllo medico, la droga non va utilizzata in donne con pregresso cancro al seno e durante la gravidanza.
Per saperne di più…
Principi attivi e meccanismo d’azione
Gli estratti sono importanti in tutto il mondo come terapia per i sintomi della menopausa e in Germania, dal 1956 è disponibile come farmaco (con estratto isopropanolico).
I principi attivi comprendono l’isoflavone formononetina, ma anche altri una serie di glicosidi triterpenici tra cui i fondamentali sono l’acteina, 27-deossiacteina, 12-acetilacteina, cimigoside, racemoside. Sono presenti anche alcaloidi chinolizidinici (in particolare Nmetilcitisina), tannini, acido salicilico, fitosteroli, tracce di olio essenziale.
L’attività è legata alle sue proprietà estrogenosimili, inibenti l’ormone luteinizzante, bloccante dei recettori degli estrogeni.
La formononetina possiede una provata attività di agonista competitivo verso i recettori estrogenici e il cimicifugoside si è dimostrato avere importanti influenze sul sistema ipotalamo-ipofisario con effetti sia sul sistema nervoso che sull’apparato riproduttivo.
A livello cerebrale l’estratti agisce aumentando il legame degli oppioidi nelle regioni note per essere rilevanti per le funzioni emotive e cognitive (talamo, nucleo accumbens, cingolo posteriore e anteriore).
E’ interessante notare che queste regioni cerebrali, sono state identificate anche per essere implicate nella patofisiologia sia delle vampate che delle sudorazioni notturne.
L’estratto contiene sostanze che si legano alla serotonina, dopamina, GABA e recettori cerebrali u-oppioide, modulando il rapporto tra i neurotrasmettitori cerebrali.
Gli effetti sul SNC non sono quindi legati all’azione degli estraogeni.
Altre piante utili per i sintomi della menopausa
Negli integratori indicati per la menopausa si trovano spesso associazioni di più piante, al fine di agire su un più ampio ventaglio di sintomi.
Di seguito un elenco di piante che hanno dimostrato una validità nel trattamento dei disturbi legati alla menopausa.
- Salvia, Salvia officinalis L.
Trattamento vampate di calore e sudorazione
Effetti avversi: possibile interazione con diabete e pressione del sangue - Olio di enotera, Oenothera biennis L.
Trattamento dei sintomi della menopausa e premestruale
Effetti collaterali: disturbi gastrointestinali e interazione cn farmaci antiepilettici - Finocchio, Foeniculum vulgare Mill
Vampate di calore, ansia, atrofia vaginale
Nessun effetto collaterale segnalato - Melissa, Melissa offcinalis L.
Utile per l’ansia
Nessun effetto avversi riportato - Passiflora, Passiflora incarnata L.
Trattamento sintomi vasomotori, insonnia, ansia, dismenorrea
Nessun effetto avverso riportato - Valeriana, Valeriana officinalis L.
Trattamento sintomi vasomotori, insonnia, ansia, dismenorrea - Ginkgo, Ginkgo biloba L.
Trattamento disturbi dell’attenzione nelle donne in postmenopausa
Effetti avvarsi: disturbi gastrointestinali, reazioni allergiche - Liquirizia, Glycyrrhiza glabra L.
Trattamento della durata delle vampate di calore
Effetti collaterali: malattie cardiovasclari, ipercortisolismo, ipopotassemia e ipernatriemia - Erba di San Giovanni, Hypericum perforatum L.
Trattamento dei sintomi vasomotori delle donne in menopausa
Effetti avversi: disturbi gastrointestinali, sensibilità alla luce, affaticamento - Agnocasto, Vitex agnus castus
– Trattamento dei sintomi vasomotori e malattie del sonno
Bibliografia essenziale
Medicina (Kaunas). Settembre 2019; 55 (9): 544. PMID: 31466381
Monograph Cimicifugae racemosae rhizoma. Bundesanzeiger n. 43 del 02.03.1989
H. Jarry et al., Planta Medica 1985; 51:316-319 A. Petho, Arztl Praxis (1983); 35: 146
60 years of Cimicifuga racemosa medicinal products Clinical research milestones, current study findings and current development. Hans-Heinrich Henneicke-von Zepelin. Wien Med Wochenschr (2017) 167:147–159
Articolo di Patrizia D’Isep tratto da https://ilfarmacistanutrizionista.it/piante-medicinali-per-la-menopausa/