L’erba gatta, nome scientifico Nepeta cataria, è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Lamiaceae.
Soprannominata erba gatta per i particolari effetti che produce nei felini: dapprima la annusa, poi la mordicchia e in seguito ci strofina il muso.
Dopodiché, il gatto può:
- Sdraiarsi a terra rotolandosi sulla schiena e girandosi da un lato all’altro mentre l’animale si strofina sull’erba gatta;
- Iniziare a fare le fusa;
- Correre, saltare e giocare con sorprendente energia, spesso producendo bizzarri miagolii.
In alcuni casi, la stimolazione e lo stato di eccitazione raggiunti dal felino a causa dell’erba gatta sono così forti da portare alla comparsa di comportamenti aggressivi; mentre alcuni gatti non sembrano essere eccitati dalla N. cataria ma, al contrario, sembrano esserne sedati.
Gli effetti dell’erba gatta sui nostri felini domestici, solitamente, compaiono in breve tempo e hanno una durata di circa 10-15 minuti.Secondo alcune teorie, sarebbe il nepetalattone contenuto nella pianta ad attrarre i felini, in quanto dovrebbe essere simile ad alcuni feromoni prodotti da questi stessi animali, tuttavia, quest’ipotesi non è accettata da tutti.
Solitamente, l’erba gatta non produce dipendenza nei felini ma pare possa causare assuefazione se viene fornita al gatto troppo spesso, infatti prima di mettere a disposizione del proprio gatto la pianta in questione, è bene chiedere consiglio al proprio veterinario di fiducia.
L’erba gatta le cui proprietà inducono, solitamente, una stimolazione nei felini domestici NON deve essere confusa con l’erba per gatti, vegetale di cui i felini sembrano nutrirsi in presenza di particolari necessità e per assecondare un istinto comportamentale.
L’erba per gatti, infatti, nulla ha a che vedere con la Nepeta cataria, ma è generalmente ottenuta da semi di segale, orzo, avena o grano, si presenta come sottili fili d’erba che altro non sono che le foglie giovani delle piante in questione.
L’esatto motivo per cui i gatti mangiano l’erba non è ancora del tutto chiaro, anche se è opinione comune che si possa trattare di un comportamento ricollegabile all’istinto: in natura, infatti, dopo aver cacciato, pare che i gatti tendano a mangiare l’erba per indurre il vomito allo scopo di espellere le parti non digeribili della preda stessa.
Anche se un gatto domestico difficilmente mangia prede da esso cacciate, l’istinto lo spinge comunque a nutrirsi di fili d’erba, aiutandolo comunque ad espellere i boli di pelo.
Secondo un’altra teoria, invece, i gatti mangerebbero l’erba per trarre da essa nutrienti preziosi, come ad esempio le vitamine A e D.