Integratori & Salute ha presentato l’ultima edizione della review “Integrazione alimentare: stato dell’arte e nuove evidenze scientifiche”, sugli integratori alimentari. Italia leader in Europa con il 26% del fatturato totale, la farmacia si conferma canale d’elezione (77,9%).
Sette italiani su 10 consumano integratori alimentari e nel 2023 il valore del comparto nel nostro Paese ha toccato i 4.545 milioni di euro. Innovazione, know how e ricerca sono i tre pilastri che guidano il settore, di cui l’Italia è leader europeo (26% del fatturato totale), seguita da Germania e Francia.
La review è il risultato della collaborazione di un pool di esperti italiani sui temi della nutrizione e della salute: i contenuti riguardano i diversi ambiti di applicazione degli integratori alimentari: Area cardiovascolare e cardiometabolica, Terza età, Salute della donna, Benessere psicologico e la funzione cognitiva, Invecchiamento cutaneo, Gastroenterologia, Salute dell’occhio e Sport.
«In Italia, il settore degli integratori alimentari è altamente regolamentato e innovativo» ha dichiarato Arrigo Cicero, presidente SINut e autore dell’introduzione della review di Integratori & Salute «e si distingue per i suoi standard qualitativi elevati e la ricerca avanzata e continua. Questo mercato è sostenuto anche dal fatto che le principali aziende del settore investono in informazione medico-scientifica sui propri integratori con reti di professionisti dedicate ad aggiornare gli operatori sanitari potenzialmente interessati a questo campo.Il consumo di integratori non è una moda consumistica senza controllo, ma è un percorso guidato da esperti: farmacista e medico sono infatti le principali fonti informative a cui i consumatori si rivolgono».
Dalla review e dalla presentazione alla stampa emergono nuove evidenze sul ruolo del microbiota intestinale per la salute e il benessere nelle diverse fasi della vita e in diverse condizioni fisiologiche, grazie alle numerose applicazioni dell’integrazione con probiotici.
Evidenze ampiamente riconosciute supportano inoltre l’esistenza di una relazione importante a tutte le età tra intestino e cervello e quindi tra l’eubiosi intestinale e gli aspetti della funzione cerebrale alla base della cognitività, del tono dell’umore e del comportamento.
Infine, vi è un interesse crescente da parte di ricercatori e clinici per la possibile relazione tra la disbiosi intestinale e la perdita di massa muscolare, che rappresentano problemi comuni spesso coesistenti negli anziani, che suggerirebbe l’esistenza anche di un asse “intestino-muscolo”.
Da alcuni studi è emerso come l’attività fisica, una dieta corretta e un’adeguata assunzione di specifici nutrienti, se necessario con integratori, siano attualmente considerati i pilastri fondamentali nel trattamento e nella prevenzione della sarcopenia per le persone anziane.
Ma quali sono gli integratori più venduti in farmacia?La categoria più venduta in farmacia sono sempre i probiotici, con 537,3 milioni di euro (15,2% del mercato). Al secondo posto si classificano i sali minerali, con 335,2 milioni di euro (con un’incidenza del 9,2% e una crescita del +2,7% sul 2022). Al terzo e quarto troviamo vitamine e tonici, con quote superiori al 6%.
Articolo di Farma7