Per trascorrere serenamente le vacanze, al netto di “intoppi”, è importante ricordarsi di mettere in valigia, accanto ai farmaci prescritti dal medico, farmaci da banco per un’automedicazione responsabile. Da Assosalute i consigli che il farmacista può dispensare al cliente
Per evitare che piccoli incidenti in vacanza possano rovinare il periodo di relax della villeggiatura, Assosalute, Associazione nazionale farmaci di automedicazione, parte di Federchimica, ha messo a punto un memo su cosa è importante mettere in valigia per far fronte ad alcuni disturbi con farmaci da banco senza obbligo di ricetta.
È bene che il farmacista ricordi al paziente/cliente che i farmaci devono sempre essere portati nella loro confezione originale, così da poter disporre in qualsiasi momento del foglietto illustrativo e poterli conservare e assumere secondo indicazioni. Naturalmente, in caso di disturbi persistenti, è sempre bene rivolgersi al medico.
In valigia i prodotti “salva-vacanza”
In valigia non possono mancare, secondo Assosalute, una serie di prodotti “salva-vacanza”. Si tratta nello specifico di creme emollienti per proteggere e nutrire la pelle arrossata, come pomate per combattere l’infiammazione in caso di eritema solare o farmaci a base di acido ialuronico per rigenerare la pelle. Farmaci anestetici e antisettici locali sono, invece, consigliati per alleviare il bruciore e detergere le scottature.
Mai dimenticare poi creme ad azione antistaminica e anestetica in caso di punture di insetti. In valigia non possono mancare cotone e acqua ossigenata per disinfettare e rimuovere eventuali pungiglioni.
Per chi soffre di mal di mare o nausea da viaggio, anche su altri mezzi, ricordare di portare con sé farmaci antiemetici per contrastare nausea e vomito.
Per i disturbi gastrointestinali, farmaci contro la stipsi o ad azione lassativa sono un must, così come quelli per combattere meteorismo e aerofagia. Il farmacista può suggerire di portare anche farmaci contro la diarrea, dal momento che gli sbalzi di temperatura o il cambio dell’alimentazione a volte possono mettere in subbuglio stomaco e intestino.
In caso di mal di gola o raffreddore per sbalzi termini o eccessiva aria condizionata, ampio spazio a prodotti ad azione balsamica come spray, pasticche e collutori.
In caso di mal di testa e dolori mestruali così come dolore articolare o muscolare consigliare farmaci ad azione antinfiammatoria e antidolorifica. Prodotti blandamente sedativi, come quelli a base di valeriana o passiflora possono risultare utili in caso di disturbi del sonno connessi al caldo eccessivo o a pernottamenti in posti differenti dall’abituale.
Vale la pena ricordare gli antimicotici per uso topico in caso di infezioni micotiche frutto di eccessiva sudorazione o frequentazione di ambienti umidi e caldi come piscine e palestre.
Infine, per far fronte a ferite superficiali, strappi distorsioni e slogature, è importante avere sempre dietro oltre all’occorrente per la disinfezione, anche antinfiammatori per ridurre il gonfiore e il dolore e farmaci a base di sostanze capillaro-protettrici per favorire il riassorbimento del sangue in caso di edema.
Attenzione alla corretta conservazione dei medicinali
Quando si parte per le vacanze è fondamentale conservare correttamente i farmaci in quanto, in particolare a temperature elevate, possono alterarsi e quindi, risultare meno efficaci.
Per una corretta conservazione è sempre bene suggerire al paziente/cliente di fare riferimento a quanto indicato nel foglietto illustrativo in cui si trovano anche le modalità per una corretta assunzione del medicinale. In linea generale è sempre bene ricordare che i farmaci non vengano esposti al sole o che rimangano a temperature superiori ai 25°.
Viaggiando in aereo, è bene tenerli nel bagaglio a mano in quanto in stiva il clima è decisamente più freddo. Meglio, inoltre, ricorrere a contenitori termici in quanto il caldo potrebbe alterare capsule, compresse e cerotti medicati.
Infine, suggerire di controllare sempre la data di scadenza e di non assumerli se dovessero sembrare diversi dal solito. In quest’ultimo caso, consigliare di rivolgersi a un farmacista o a un medico.
Articolo di FarmaciaNews – Elena D’Alessandri