Gli oli essenziali hanno un potenziale come agenti antimicrobici grazie ai loro metaboliti secondari (come fenoli, terpenoidi e alcaloidi). Diversi studi, che in questi ultimi anni si sono intensificati, hanno approfondito l’attività antimicrobica in vitro degli estratti di varie specie di origano (Origanum L.), chiodi di garofano (Syzygium aromaticum) e alcune specie di agrumi (Citrus L.) e dei rispettivi oli essenziali contro i patogeni di origine alimentare, ottenendo risultati incoraggianti.
Molti studi sembrano contrastanti, per cui è nata di recente la necessità di approfondire il metodo di valutazione dei risultati degli studi di laboratorio, valutando attentamente il procedimento e i metodi attraverso i quali si stima la crescita batterica e l’effetto antimicrobico di una sostanza.
Il potenziale degli oli essenziali di agrumi, origano e chiodi di garofano
Agrumi, origano e chiodi di garofano sono piante aromatiche utilizzate in cucina principalmente per aromatizzare gli alimenti e nelle medicine tradizionali. La buccia degli agrumi è parte del frutto che contiene gli oli essenziali, sono utilizzate da millenni, principalmente arancia e limone, per trattare alcuni disturbi gastrointestinali. In effetti le bucce degli agrumi contengono sostanze, tra cui polifenoli, flavonoidi e terpeni, utili a migliorare la funzione digestiva. I chiodi di garofano sono espettoranti, digestivi e sono ancora oggi utilizzati per l’effetto antimicrobico: l’utilizzo a tal proposito solca i millenni. Sono ricchissimi di terpeni, di eugenolo e di canfora, quindi caratterizzati da un forte profumo. L’origano è una pianta aromatica che in tempi passati ha goduto di un grande potere medicinale: si utilizzava per le proprietà espettoranti, digestive, antimicrobiche. Caldo e Secco nel terzo grado, secondo la farmacologia ippocratica, è stata utilizzata per la tosse, per l’amenorrea, per l’effetto diuretico, per contrastare nausea e gastrite: Dioscoride scrive che è ottima per gli stomaci deboli.
Efficacia antimicrobica contro Escherichia coli e Bacillus cereus
Un recentissimo studio approfondisce l’efficacia antimicrobica dei suddetti oli essenziali su alcuni batteri patogeni importanti come E. coli e Bacillus cereus individuando i diversi metodi di valutazione usati negli studi al fine di determinare con precisione la suscettibilità di un microrganismo agli agenti antimicrobici ed avere risultati più precisi. Escherichia coli ha mostrato la massima sensibilità all’olio essenziali degli agrumi (arancia e limone), mentre origano e chiodi di garofano sono risultati più efficaci contro Bacillus cereus. Lo studio ha inoltre rivelato che numerosi aspetti possono influenzare le misurazioni dell’inibizione alterando le conclusioni; per cui, sottolineano i ricercatori, il confronto dei risultati di diversi studi che adoperano il metodo chiamato “metodo di diffusione su disco”, deve essere condotto con la massima attenzione. Sebbene l’articolo non sia priva di limitazioni, i risultati supportano il potenziale dell’origano, dei chiodi di garofano e della buccia degli agrumi per ostacolare o rallentare la crescita batterica, fornendo informazioni sulle variabili che influenzano alcune misurazioni. Dalla metanalisi si evince quanto limone e arancia siano risultati molto efficaci contro E. coli, mentre origano e chiodi di garofano hanno mostrato il più alto livello di efficacia contro B. cereus; tuttavia, gli estratti di chiodi di garofano sembrano essere leggermente più efficaci.
L’obiettivo dello studio è davvero arduo ma getta le basi per la ricerca del futuro, con prospettive migliori al fine di valutare, con estrema precisione, i risultati, migliorando indiscutibilmente la qualità delle analisi di laboratorio, soprattutto per ciò che riguarda l’effetto antimicrobico.
Articolo di Fabio Milardo, tardo da Farmacista33