Proprio come le persone, ogni gatto è diverso e ha una personalità ed esigenze specifiche. Non esiste una risposta giusta o sbagliata alla domanda “dove far vivere il gatto”. Con alcuni accorgimenti per rendere l’ambiente sicuro e stimolante, entrambe le soluzioni – vita in casa e vita fuori casa – possono garantire al gatto una esistenza piena e felice.
Il gatto è curioso ed esploratore per natura, ma non mancano gli animali più cauti nei confronti dell’ambiente esterno, soprattutto se sconosciuto. Se il tuo gatto trascorre molto tempo davanti alla porta in attesa, vale la pena valutare i pro e contro della vita all’aperto. Tra i vantaggi della vita all’aperto per il gatto c’è sicuramente la maggiore possibilità di fare attività fisica e di sfogare il suo istinto di graffiare. Il gatto trova all’esterno ampi spazi da esplorare, nuove cose da scoprire e la sua curiosità è stimolata. Tutto questo porta ad un maggiore benessere per l’animale. Tuttavia, non mancano i rischi per il gatto che vive fuori casa. In particolare, il principale pericolo sono auto e strade trafficate oltre all’abitudine del gatto di nascondersi nel cofano delle auto, di allontanarsi e perdersi. Per questo, se il gatto vive fuori si consiglia di dotarlo di collarino con medaglietta identificativa e microchip.
A queste minacce per la sua salute si aggiunge una maggiore esposizione a parassiti, malattie infettive come la leucemia felina, infezioni e ascessi dovuti a lotte con altri gatti. Un pericolo ulteriore è l’ingestione di sostanze tossiche come veleno per topi e lumache o piante come i gigli o la stella di Natale. Dopo aver analizzato pro e contro del vivere fuori casa, potresti decidere che è meglio che il tuo gatto viva in casa. Anche in questo caso si tratta di una decisione che presenta pro e contro, ma che offre al gatto le stesse possibilità di vivere sano e felice dei suoi simili che vivono all’aperto. Tra i vantaggi della vita casalinga del gatto ci sono:
- minore possibilità di contrarre malattie infettive e parassiti;
- minore possibilità di smarrimento o essere investito da un’auto;
- minore possibilità di essere aggredito da altri animali.
Non mancano tuttavia alcuni svantaggi. Il gatto che vive in casa potrebbe essere frustrato se non può esplorare e graffiare e l’impossibilità di sfogare i suoi istinti genera stress nell’animale. La conseguenza potrebbe manifestarsi in problemi comportamentali come il rovinare i mobili o evitare di usare la lettiera. Inoltre, il gatto in casa ha meno opportunità di fare attività fisica ed è a maggiore rischio di sovrappeso, diabete e osteoartrite.
Per questo, se si sceglie di far vivere il gatto in casa il proprietario deve fornire adeguati stimoli per soddisfare la sua curiosità, ricordandosi che un gatto casalingo che scappa si sentirà disorientato e spaventato.
In conclusione non esiste una risposta unica alla domanda “dove far vivere il gatto”.
Il consiglio è rivolgersi al veterinario di fiducia per avere un animale sempre sano, soddisfatto e felice sia che viva in casa sia che viva all’aperto.
Dott.ssa Elisa Buttafava