I disturbi oftalmici rappresentano fino al 3% delle cure primarie e delle visite al pronto soccorso.
Tuttavia, uno studio recente ha rilevato che la maggior parte di questi accessi erano legati a condizioni oculari non urgenti.
I farmacisti svolgono un ruolo prezioso nell’assistenza dei pazienti con disturbi ocula- ri minori, contribuendo a ridurre l’uso inap- propriato delle cure di emergenza e riducen- do i costi del sistema sanitario nazionale.
Disturbo molto fastidioso e frequente d’estate
DEFINIZIONE E TIPI DI OCCHIO SECCO
Caldo e forti sbalzi di temperatura, uso eccessivo del condizionatore, ma anche il riverbero della luce del sole in spiaggia. Questi sono i fattori che possono portare all’insorgenza della cosiddetta sindrome dell’occhio secco, un disturbo molto frequente in estate ma spesso sottovalutato.
La sindrome dell’occhio secco o da disfunzione lacrimale è una malattia multifattoriale della lacrima e della superficie oculare. Si manifesta con un’alterazione della quantità del film lacrimale (sostanza che protegge e idrata la cornea), accompagnata da infiammazione della congiuntiva (mucosa che ricopre la superficie interna delle palpebre e protegge il bulbo oculare) e microabrasioni della cornea. Questa condizione può provocare un’eccessiva evaporazione lacrimale (dislacrimia) oppure una ridotta produzione lacrimale (ipolacrimia). Nel primo caso, a causare il disturbo è l’ostruzione della ghiandola che produce il film lacrimale. Nel secondo, invece, i fattori scatenanti sono le infezioni o infiammazioni dell’occhio.
Ma quali sono i sintomi da non sottovalutare?
Irritazione, formicolio, sensazione di corpo estraneo, bruciore, dolore, lacrimazione eccessiva, arrossamento, secrezione di squamette secche, affaticamento e calo visivo e fotofobia. Come accennato l’estate è la stagione più a rischio, principalmente perché il riverbero dei raggi ultravioletti in spiaggia o in piscina asciuga gli occhi. Inoltre, caldo, vento e uso del condizionatore, uniti poi alla disidratazione, perché non si beve abbastanza, peggiorano ulteriormente i sintomi. Oltre alla stagione calda, ci sono altri aspetti che contribuiscono a causare il problema. Nello specifico, la malattia può dipendere dall’età, dall’uso di lenti a contatto o cosmetici oppure ancora da alcune malattie (del tessuto connettivo o del sistema endocrino, reumatiche o diabete). L’uso prolungato di schermi a luce blu come televisori, computer e smartphone infine contribuisce ad accentuarne i fastidi.
Per diagnosticare il problema è necessaria una visita specialistica