La pelle tira, è arrossata e dolorante dopo essere stati sotto il sole. Ma come curare e prevenire l’eritema solare? Parola al dermatologo Prof. Antonino Di Pietro.
Troppo tempo sotto il sole. Creme non adattate al tipo di carnagione oppure con un fattore di protezione non abbastanza alto per proteggere la pelle dal sole intenso, al mare o in montagna. Ed ecco che compare l’eritema solare, un’irritazione cutanea molto comune in estate. Se in molti casi può essere lieve e manifestarsi con puntini rossi e la sensazione di ‘pelle che tira’, a volte può essere accompagnato da dolore e ‘desquamazione’ e, nei casi più gravi, anche da febbre, brividi, vertigini e mal di testa.
Cos’è l’eritema solare e da cosa è provocato
“Il termine eritema deriva dal greco erýthēma, che significa ‘rossore’. Si tratta infatti di un’irritazione cutanea contraddistinta da un arrossamento che si sviluppa quando la pelle non viene protetta correttamente dai raggi solari – spiega il professor Di Pietro -.
In estate, nella maggior parte dei casi, si può verificare:
- in seguito a un’esposizione al sole per molto tempo;
- quando la scelta della crema solare non è adeguata al fototipo cutaneo o alla latitudine.
In realtà a causare la comparsa del disturbo non è solo il sole, ma anche il calore intenso sulla pelle.
A soffrire di questo problema sono in particolare i bambini, ma non sono risparmiati neanche gli adulti, soprattutto quelli con la pelle chiara e sensibile”.
I diversi stadi e sintomi sempre più intensi
L’eritema solare può svilupparsi in diversi stadi, con sintomi che possono essere lievi, moderati o anche gravi. Vediamoli nel dettaglio.
Eritema solare lieve
“Nelle forme leggere, l’eritema solare è accompagnato da:
- comparsa di puntini rossi;
- sensazione ‘di pelle che tira’.
In questo caso, generalmente, i fastidi si risolvono nel giro di pochi giorni”, dichiara il professor Di Pietro.
Eritema solare moderato
“In una forma moderata – continua lo specialista – può succedere però che si manifestino anche:
- prurito;
- pelle arrossata;
- sensibilità eccessiva della pelle che si traduce in dolore;
- desquamazione”.
Eritema solare grave
Infine, nei casi più gravi – completa l’esperto – a questi sintomi possono aggiungersi anche fastidi simili all’insolazione come:
- febbre;
- brividi;
- vertigini;
- mal di testa;
- bolle sulla pelle che successivamente generano desquamazione”.
I rimedi
I rimedi dipendono dal grado dell’eritema. Si può ricorrere a:
- rimedi naturali per le forme lievi;
- rimedi su consiglio dello specialista per quelle moderate e gravi.
I rimedi naturali per le forme lievi: impacchi di pane e patate crude
Per attenuare i fastidi lievi si può ricorrere ad alcuni semplici metodi fai-da-te, che sfruttano le proprietà lenitive e antinfiammatorie dell’amido.
Utili possono essere degli impacchi con il pane, che va inzuppato in semplice acqua o in un infuso freddo di camomilla, fino a renderlo poltiglia. Il composto va poi avvolto in un canovaccio e applicato sull’area interessata. In questo modo, l’arrossamento e l’irritazione saranno alleviati dall’amido rilasciato dal pane bagnato. L’impacco va tenuto per 20 minuticirca ed effettuato 2 volte al giorno.
In alternativa al pane, buoni risultati si ottengono anche applicando sulla zona colpita delle fette di patate crude.
Se entro 2 giorni non si riscontrano miglioramenti evidenti, è necessario però rivolgersi al medico o al dermatologo per un trattamento specifico.
Rimedi per le forme moderate e gravi
In caso di eritemi moderati, lo specialista potrà consigliare una crema con estratti naturali di:
- aloe;
- calendula;
- arnica.
Questi estratti vegetali sono molto idratanti ed emollienti e offrono alla pelle una sensazione di freschezza e benessere subito dopo l’applicazione.
“Per trattare i casi più gravi, invece, lo specialista potrà eventualmente prescrivere creme con cortisone”, chiarisce il prof. Di Pietro.
Come prevenire l’eritema solare
“Poiché l’eritema solare non è provocato solo dall’effetto dei raggi, ma anche dal calore, per prevenire il problema, è fondamentale che la pelle non si surriscaldi.
È utile quindi:
- fare docce frequenti con acqua fresca;
- spruzzare sul corpo dell’acqua minerale con l’uso di un nebulizzatore;
- consumare cibi di colore rosso, come pomodori e frutti di bosco, ricchi di bioflavonoidi e licopene, sostanze naturali con proprietà antiossidanti e anti radicali liberi;
- idratare correttamente la pelle, bevendo 2 litri di acqua al giorno uniti a tisane e centrifugati di frutta e verdura fresche;
- consumare alimenti con grandi quantità di acqua, come anguria, meloni, albicocche, pesche, peperoni e carote.
Come esporsi al sole
Per quanto riguarda l’esposizione al sole, è importante che sia graduale:
- iniziare con 10 minuti il primo giorno, aumentando progressivamente la permanenza nelle giornate successive;
- evitare la tintarella nelle ore centrali, dalle 11 alle 16 circa, momento in cui i raggi risultano particolarmente intensi.
- salvaguardare la cute con l’applicazione di prodotti protettivi scelti in base al proprio fototipo e da spalmare almeno una mezz’ora prima di esporsi, riapplicare ogni 2 ore e sempre dopo ogni doccia o bagno in mare.
Gli integratori alimentari per l’esposizione al sole
“Infine, contro eritemi, macchie solari e per ridurre anche gli effetti dell’invecchiamento dovuto al sole, è possibile seguire un trattamento preventivo già diversi mesi prima dell’esposizione.
Consigliati in questi casi sono gli integratori per la pigmentazione della pelle, che stimolano la produzione di melanina, e antiossidanti, che agiscono contro i radicali liberi”, spiega ancora lo specialista.
Creme avanzate dall’estate scorsa: si possono usare?
“Capita spesso di trovare creme solari avanzate dall’estate precedente che all’apparenza sono ancora in buono stato, con un bel colore e un buon profumo. Per questo motivo, si pensa che possano essere utilizzate e siano ancora efficaci per proteggere la pelle dal sole – spiega il prof. Di Pietro -.
In realtà, si tratta di prodotti che, anche se non hanno una vera e propria scadenza, hanno comunque un periodo entro il quale dovrebbero essere consumati: il PaO (Period After Opening). Nella maggior parte dei solari è solitamente compreso tra i 9 e i 12 mesi, a partire dalla data di apertura.
Oltre questo periodo, quindi, la crema solare:
- perde la sua efficacia nella protezione;
- espone la pelle a un maggiore rischio scottature ed eritema solare”.
Le novità per una pelle abbronzata e protetta
Creme high-tech di nuova generazione che rispettano la pelle, ma anche l’ambiente. È questa la nuova tendenza per l’estate 2021.
Si tratta di prodotti multifunzione e spesso con un maggiore rispetto per l’ambiente con ingredienti non inquinanti e packaging sempre più biodegradabili. Molti sono dedicati alla protezione di pelli ad alto rischio.
Creme solari con la Plusolina
“Tra le creme solari più nuove e innovative ci sono quelle a base di un nuovo complesso chiamato Plusolina. Si tratta di un mix di oli vegetali (olio di crusca di riso, olio di cotone, olio di karanja e vitamina E) che insieme si comportano come dei booster, ovvero stimolatori, naturali in grado di limitare l’azione negativa dei raggi UV.
La combinazione di queste sostanze si è dimostrata avere un’azione preventiva e protettivanei confronti dei danni da photoaging”, spiega il Prof. Di Pietro.
Gli integratori per la pelle
Anche nell’ambito dell’integrazione, spesso consigliata a chi ha la pelle particolarmente reattiva, ci sono interessanti novità:
- gli integratori contenenti rame;
- integratori ad azione antiossidante;
- integratori con betacarotene.
Vediamoli nel dettaglio.
Gli integratori solari a base di rame
“Tra gli integratori solari di ultima generazione troviamo quelli contenenti rame, un cofattore della tirosinasi, ovvero l’enzima che partecipa alla sintesi della melanina – spiega lo specialista -. In questo caso la pelle viene stimolata preventivamente alla produzione di melanina e si abbassa il rischio di comparsa delle macchie cutanee”.
Integratori solari antiossidanti
“Gli integratori ad azione antiossidante sono particolarmente utili invece per eliminare i radicali liberi che si sviluppano in quantità maggiore dopo l’esposizione prolungata ai raggi UV”, continua il medico.
Integratori solari con betacarotene
“Sempre efficaci sono infine gli integratori con betacarotene, meglio se estratti da vegetali, e vitamina E e PP”, conclude lo specialista”, conclude il dermatologo.
Articolo tratto da Gruppo San Donato