Per evitare di incorrere in spiacevoli sorprese, proprio mentre ci si trova in viaggio o sul luogo di villeggiatura, è sufficiente seguire un piccolo prontuario di pronto intervento al naturale per esporsi al sole. Qualche suggerimento in più da fornire ai clienti in farmacia per vacanze serene!
Prima del sole…
Indipendentemente dalla meta vacanziera, la prima cosa da consigliare è una fotoprotezione adeguata e con questo si intende sia l’utilizzo di opportuni prodotti a uso topico sia seguire alcune norme di comportamento “salva pelle”: evitare le ore centrali, esporsi in modo graduale e proteggersi con cappellini e magliette di cotone dai colori chiari. Tra le creme solari meglio indirizzarsi verso quelle contenenti filtri fisici con micro (non nano) particelle di ossido di zinco (INCI NAME Zinc Oxide) – in grado di schermare i raggi UVA, causa dell’invecchiamento cutaneo precoce – biossido di titanio (INCI NAME Titanium Dioxide) – utile per contrastare i raggi UVB, responsabili di eritemi e scottature – derivati dell’argilla (meglio senza coloranti), caolino, bentonite e mica. I filtri minerali, a differenza di quelli chimici (come l’oxibenzone, l’etilesil metossicinnamato e l’octinossato), non si assorbono e non danno fenomeni di sensibilizzazione cutanea.
La pelle può essere preparata all’esposizione al sole, già a partire da 2 o 3 settimane prima della partenza, grazie a un’integrazione mirata: con opportuni preparati in commercio o con alimenti di per sé ricchi in beta-carotene (carote, patate dolci, peperoni rossi, melone…), licopene (pomodori, soprattutto ben cotti e in forma di concentrato), luteina e zeaxantina (cavolo verde, spinaci, bietole, lattuga, paprika e peperoncino rosso). Per minimizzare eventuali reazioni avverse al sole andrebbero aggiunti alcuni rimedi di sostegno: si possono assumere, mattina e sera, 5 granuli di Hypericum perforatum 15 CH, Natrum muriaticum e Histaminum 9 CH oltre a fiale (2 volte a settimane) dell’oligoelemento rame, essenziale per regolare i processi di cheratinizzazione e pigmentazione cutanei, prevenendo persino la comparsa di rughe.
… dopo il sole
Per quanti sforzi possano essere stati fatti al fine di contrastare la forza dirompente del Sole, a fine giornata è opportuno affidarsi alle cure di cosmetici naturali: creme/maschere gel a base di aloe, calendula, malva o achillea (per reidratare la pelle in profondità); oleoliti di enotera, borragine e ipperico (per riparare il film idrolipidico e ridurre gli eritemi; attenzione però a non lasciare tracce di olio di iperico prima di esporsi al sole perché è fotosensibilizzante); impacchi di camomilla (l’azulene e il bisabololo in essa contenuti aumentano la resistenza cutanea verso i raggi solari); leggeri scrub corpo con crusca di frumento e di riso ma anche con yogurt, zucchero bianco e cacao (vengono così “dolcemente” rimosse le cellule morte e le tracce di sostanze fotosensibilizzanti). Attingendo alla farmacia omeopatica: in caso di cute arrossata e dolente, Apis 9 CH e Belladonna 7 CH (5 granuli più volte al giorno); alla comparsa di vescicole e bolle, Rhus toxicodendron 5 CH e Cantharis 5 CH (sempre 5 granuli più volte al giorno). Per un’azione analgesica e antinfiammatoria più decisa si possono assumere alcuni macerati glicerici: Ribes Nigrum MG 1DH e Harpagophytum procumbens MG 1DH (50 gocce 3 volte al giorno di entrambi).
Oli virtuosi
Molti oli naturali vengono sfruttati, per via delle loro proprietà lenitive e riparatrici, nella formulazione prodotti solari e dopo-sole. Forse non è molto noto ma di certo – e i dati scientifici lo dimostrano – l’olio di semi di lamponi risulta essere estremamente ricco in alfa e gamma tocoferoli (Vitamina E), Vitamina A, acidi grassi omega 3 e omega 6 (in particolare acido oleico e linoleico). Ne consegue una sua naturale predisposizione a schermare in modo efficace le radiazioni UVA e UVB, che si traduce in un fattore di protezione solare (SPF) che varia tra i 28 e i 50; senza dimenticarsi che i suoi polifenoli migliorano in modo significativo tono ed elasticità della pelle, favorendo la sua rigenerazione a seguito dello stress foto-indotto. Per chi lo desidera, l’olio di semi di lamponi spremuto a freddo può persino essere consumato come condimento.
Più sfruttato in campo cosmetico è l’olio di riso in cui ritroviamo una particolare miscela di steroli esterificati, in primis dell’acido ferulico, meglio nota come gamma orizanolo in grado di proteggere e schermare dalle radiazioni ultraviolette.
Articolo tratto da FarmaciaNews