Le vitamine del complesso B sono otto vitamine idrosolubili fondamentali per la salute del gatto. Queste vitamine svolgono numerose funzioni e il loro apporto con la dieta deve essere sempre garantito. Le vitamine del complesso B non tendono ad accumularsi nell’organismo ed hanno per questo un ampio margine di sicurezza, a differenza della vitamina A e D (liposolubili). Una particolarità importante delle vitamine del complesso B è che sono, in generale, sensibili al calore e alla luce. Per questo, le temperature di cottura di una dieta casalinga, quelle di preparazione delle crocchette o delle scatolette per gatti, o persino la semplice esposizione alla luce solare possono ridurre molto il contenuto di vitamine di un alimento. Si trovano in generale in tutti gli alimenti di origine animale.
Vitamina B1 o Tiamina:questa vitamina è un componente fondamentale del metabolismo energetico di tutte le cellule del nostro gatto ed una sua carenza può portare a sintomi soprattutto a carico del sistema nervoso e cardicaco.
Vitamina B2 o Ribofalvina: anche questa vitamina si trova in quasi tutti i tessuti di origine animale, ma ne sono particolarmente ricchi latte, uova, fegato e pesce. All’interno dell’organismo, viene trasformato in un coenzima che entra nel metabolismo energetico della cellula. La sua presenza è particolarmente importante per mantenere sana soprattutto le mucose del gatto. Una sua carenza causa perdita di peso, debolezza, dermatiti e lesioni oculari nel gatto.
Vitamina B3 o Vitamina PP o Niacina: questa vitamina dai tanti nomi, si trova in buone quantità nelle carni, nel latte e può essere parzialmente prodotta dall’organismo del gatto a partire da triptofano. Come le altre vitamine del complesso B viste fino ad ora, entra a far parte del metabolismo energetico delle cellule del gatto. In particolare è fondamentale per il metabolismo dei carboidrati, degli aminoacidi e dei lipidi. La carenza di Vitamina PP provoca la comparsa di sintomi cutanei, del tratto gastroenterico e del sistema nervoso centrale. Sintomi aspecifici come stanchezza, inappetenza, debolezza e disturbi gastroenterici possono accompagnare il quadro di carenza di Niacina nel gatto.
Vitamina B5 o Acido Pantotenico: nei tessuti questa vitamina viene trasformata in un coenzima fondamentale per il metabolismo di tutti i macronutrienti, oltre che per la sintesi di colesterolo e ormoni steroidei (coenzima A o CoA). Anche se in sintomi di una sua carenza non sono ben individuati, nel gatto si sa che si possono osservare sintomi gastroenterici e ingrigimento del pelo. Anche per questa vitamina del complesso B, fonti principali sono uova, fegato e lievito.
Vitamina B6 o Pirossidina: anche in questo caso la vitamina B6 entra nel metabolismo cellulare, soprattutto degli aminoacidi. La deficienza di Vitamina B6 comporta la comparsa di sintomi dermatologici, anemia, infiammazione dei nervi con sintomi neurologici associati e persino convulsioni epilettiformi. Un altro effetto di un deficit di Pirossidina può favorire anche la formazione di calcoli renali e uroliti nel gatto ed è per questo importante tenerla in conto in caso di cistiti ricorrenti.
Vitamina H o B8 o Biotina: si trova principalmente nel tuorlo dell’uovo, nel rene e in generale nella carne. Interessante come nell’uovo, questa volta però nell’albume, sia presente anche un fattore anti-nutrizionale, chiamato avidina, capace di inattivare la vitamina H e provocarne carenza. Per evitare carenze di biotina è fondamentale quindi non dare quantità (eccessive) di albume crudo al gatto.
Vitamina B9 o Acido Folico: l’acido folico, contenuto nel tuorlo dell’uovo, fegato, rene e in generale nella carne, è una vitamina antianemica. Costituisce infatti un elemento essenziale per la formazione dei globuli rossi. Una sua carenza è particolarmente frequente nei gatti con problemi intestinali cronici, dove è anche indicatore di malassorbimento intestinale.
Vitamina B12 o Cobalamina: fondamentale per tante e diverse funzioni nell’organismo, è coinvolta come coenzima nella formazione degli acidi nucleici, dei globuli rossi e del corretto funzionamento del sistema nervoso. Anche questa vitamina, come la precedente, può essere carente per la presenza di problemi infiammatori cronici intestinali nel gatto e in questo caso sarà fondamentale integrarla per evitare i tipici sintomi di anemia. Nel gatto, il fattore intrinseco, una proteina che si lega a questa vitamina ed è necessaria perché sia correttamente assorbita a livello intestinale, viene prodotto principalmente dal pancreas, al contrario del cane dove proviene dallo stomaco.
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