Sono sempre più numerose le aziende che operano nel settore della cosmesi che utilizzando il veleno d’api come ingrediente chiave dei loro prodotti antiage, dalle creme ai sieri. Sono due gli elementi chiave contenuti nel veleno d’ape che possono procurare sulla pelle un effetto ringiovanente e antiage:
- apamina: si tratta di una tossina che rende la pelle immediatamente più distesa per un effetto molto simile a quello sortito dal botox (cui spesso il veleno d’api viene paragonato). A differenza del botox l’azione dell’apamina non viene svolta a livello profondo della pelle, ma solo superficialmente procurando, però, un immediato effetto levigante.
- mellitina: una miscela di amminoacidi che aiuta a pelle a ripararsi da sola e stimola i fibroblasti a produrre nuovo collagene e nuova elastina, per un’azione simile a quella dei filler riempitivi. Inoltre svolge un’azione antinfiammatoria, e quindi si rivela particolarmente utile per la pelle più matura nella quale si verifica un accrescimento dell’infiammazione cellulare che favorisce il processo di invecchiamento. Quindi una crema al veleno d’api leviga e distende la pelle rendendola più giovane, fresca e luminosa immediatamente più elastica e morbida.
La principale controindicazione all’utilizzo di questo prodotto è legata ad un’eventuale allergia alle punture di insetti che può provocare, nei soggetti predisposti, eritemi e irritazioni.
E’ bene ribadire che per ottenere il veleno d’api si utilizza un processo molto lungo e complesso che non mette in pericolo le api, che sono fondamentali per l’ecosistema. Nei prodotti a base di veleno d’api possiamo trovare, quindi, una piccola percentuale di ingrediente, unito ad altre sostanze che svolgono un’azione emolliente, nutritiva ed antiage, come l’acido ialuronico o le vitamine.
Dott.ssa Elisa Buttafava