Gli animali domestici non amano il Capodanno per il fragore dei petardi, dei fuochi d’artificio e dei botti li spaventano e li portano a perdere l’orientamento, se sono fuori casa: smarrimento, paura e ansia li inducono alla fuga, e in quel caso possono provocare incidenti.
Come possiamo proteggere e mitigare un po’ le reazioni dei nostri amici?
I PIÙ SENSIBILI SONO I CANI.
Sono numerosi gli animali domestici che vivono molto male i rumori improvvisi e forti, proprio come quelli provocati dai botti, ma i cani hanno una vera e propria fobia specifica nei confronti dei rumori. Rispondono spesso in modo esagerato al rumore, cercando di fuggire o con comportamenti ansiosi (come urinare in giro, vocalizzare, ansimare, tremare e tentare di nascondersi…).
In casi estremi, mostrano una sintomatologia simile a un vero e proprio attacco di panico.
Cani e gatti hanno l’udito molto più sviluppato di quello umano e i forti rumori li gettano nel panico, inducendoli a reazioni istintive e incontrollate.
Non si dovrebbero mai lasciare da soli ad affrontare la serata,
# in casa, togliete di torno tutti quegli oggetti che potrebbero provocare ferite nel caso ci finissero contro;
# non lasciateli all’aperto: la paura innesca reazioni istintive, e la prima è la fuga;
# meglio non tenerli legati: potrebbero farsi male;
# meglio non tenerli sul balcone: potrebbero gettarsi nel vuoto;
# se hanno in casa un luogo dove si nascondono, e ci vanno, lasciateli lì: è il loro rifugio sicuro
# finché li vedete agitati..ignorateli! È difficile, ma coccolarli equivale a premiare il loro comportamento;
# se possibile, cercate di minimizzare l’effetto dei botti, per esempio tenendo accesa la tv;
# prestate molta attenzione agli animali eventualmente in gabbia: potrebbero farsi male;
# cani e gatti dovrebbero già avere il chip, ma se il gatto è vecchio potrebbe non averlo: se ha la possibilità di uscire di casa è meglio dotarlo di un qualche elemento identificativo;
infine… per dubbi e casi particolari chiedete per tempo un consiglio al vostro veterinario.
Dott.ssa Elisa Buttafava