Dalla semplice disidratazione alla desquamazione della pelle, dalla formazione di macchie brune fino all’eritema, I danni a tratti da esposizioni eccessiva o incauta ai raggi solari possono trasformarsi in segni indelebili e non solo sulla pelle.
Filtri solari naturali
Uno schermo protettivo composto preferibilmente da filtri minerali.
Questo tipo di filtro solare non è capaci di donne è capaci di superare la barriera cutanea e quindi di penetrare nell’epidermide. Pur rappresentando un vantaggio importante, questa peculiarità coincide con la causa del temuto e antiestetico alone bianco, l’unico aspetto “negativo” dei filtri solari fisici.
Altra differenza fondamentale la sua capacità di trattenere il calore, evitando così il surriscaldamento della pelle.
I filtri fisici non solo rido colui il rischio di sensibilizzazione cutanea, ma garantiscono una protezione completa per la pelle, che va ben oltre quella solare.
Tra i filtri fisici più utilizzati figurano l’ossido di zinco e il biossido di titanio:
L’ossido di zinco è un elemento ben noto alla cosmesi per le sue proprietà emollienti, lenitive e antibatteriche, prezioso per il suo effetto barriera, particolarmente apprezzato dei prodotti per la prima infanzia.
Capace di riflettere e disperdere soprattutto i raggi UVA, viene di frequente associato ad altri principi attivi dell’azione foto protettiva.
Il biossido di titanio è un minerale naturale con un alto indice di rifrazione, Che gli conferisce la capacità di riflettere i raggi solari. Possiede una maggiore specificità di protezione nei confronti delle radiazioni UVB e il grado ridotto verso quelle UVA.
Allo scopo di migliorare la sua capacità protettiva viene arricchito con il manganese.Articolo tratto da: L’ERBORISTA NUMERO 4 – APRIRE 2021