La Passiflora (Passiflora incarnata) oltre ad essere una pianta con un fiore bellissimo e variopinto, è una delle più importanti piante della fitoterapia e sicuramente la più importante della FITOTERAPIA PSICOSOMATICA.
Nel 1600 venne importata dal Messico dove erano conosciute le proprietà del suo “frutto della passione”.
I primi esperimenti e riferimenti risalgono alla fine dell’800, riferendo proprietà:
- calmanti
- sedative
- ipnotiche
- antispasmodiche
- antiinfiammatorie
- lenitive
Il simbolismo religioso per il bellissimo fiore individua nel cerchio dei filamenti floreali la corona e le spine di Gesù in croce; e nei tre stili i chiodi utilizzati per crocifiggerlo (da qui il nome incarnata).
Utilizzata anche dalla medicina tradizionale cinese e dalla tradizione spagirica secondo le quali “aiuta a tenere sotto controllo le passioni…”
L’azione della passiflora sta nel fitocomplesso (mix di sostanze bioattive) che la rendono una pianta preziosa per gestire l’ansia e l’insonnia.
Il fitocomplesso è composto principalmente da: flavonoidi (apigenina, luteolina, quercetina), fitosteroli, acidi fenolici, tannini, alcaloidi indolici (Armano, passiflorina).
Tutte queste sostanze manifestano un trofismo sul SNC con azione GABA-ergica (azione rilassante) quindi stimola un sonno fisiologico senza risvegli notturni, senza intorpidimento. Utile anche nei disturbi della menopausa come tachicardia, dispnea, vampate di calore…
Come si usa e quale formulazione usare?
- INFUSO AL 3%: 2-3 tazze al dì lontano dai pasti
- T.M. (tintura madre): 50 gocce 2-3 volte die
- ESTRATTO SECCO CAPSULE 250mg: 1 cps 2 volte al dì