Chi ha un gatto lo sa bene, quando si tratta di mettere l’antipulci o qualunque tipo di prodotto chimico sul pelo del nostro amico a quattro zampe, la situazione potrebbe davvero complicarsi.
Il gatto ha infatti una naturale repulsione per gli odori forti e in generale quelli diversi dal suo, ma soprattutto non ama essere placcato, questo rende difficile potergli applicare la soluzione.
Se è abituato a dividere la giornata tra casa ed ambiente esterno, è sempre preferibile utilizzare un classico prodotto chimico, che lo protegga da parassiti e insetti flebotomi per circa un mese.
Il suggerimento è di preparare tutto ciò che ci serve sul tavolo con un certo anticipo, in modo che il gatto non colleghi l’apertura dell’anta dei medicinali con la sua piccola tortura mensile.
In genere le pipette sono protette da una custodia, apriamola e lasciamo la pipetta integra a disposizione.
In generale è preferibile mettere l’antipulci al gatto quando ha già mangiato da qualche ora ed è beato e pacifico in una condizione di dormiveglia.
L’antiparassitario va messo in un’unica soluzione solo sulla collottola, poco più in su delle scapole, in modo che il gatto non possa leccarselo via.
Per farlo accarezziamolo con una mano e con l’altra spostiamo in pelo che si trova nella zona di applicazione fino a quando non vediamo la pelle.
A questo punto apriamo la pipetta delicatamente, in modo che il click non faccia spaventare il micio, e svuotiamola tutta nella sede prescelta.
Non richiudiamo il pelo spostato, ma aspettiamo qualche minuto che il prodotto si assorba, distraendo il nostro piccolo amico con qualche coccola.
Possiamo anche gratificarlo con un piccolo snack.
Con un po’ di dolcezza, anche mettere l’antiparassitario al gatto sarà semplice.
Da evitare sono invece comportamenti che lo possano spaventare, come braccarlo e immobilizzarlo.
Se per una volta andrà anche bene per l’effetto sorpresa, la seconda il gatto si renderà introvabile e addio terapia.